Final Fantasy Apocalypse - L'inizio, Da dove iniziò tutto...

Una donna stupenda, dai lunghi capelli corvini e gli occhi color del cielo, avanzò nella stanza.
Dispiegò le grandi ali argentee e le richiuse.
Si guardò attorno, e indisturbata fece per andar via.
-RELENA!-
Si sentì chiamare da dietro.
Si girò, gettando la lunga chioma all'indietro.
-Dove stai andando?- disse una seconda voce. -Perchè lasci di nuovo l'empireo?-
Relena sorrise.
-Corinne...Selene...- disse alle due donne dietro di lei. -Sto solo andando da Isaya.-
Corinne borbottò qualcosa con una smorfia.
-Relena, forse dimentichi la tua posizione di angelo superiore...- disse. -Isaya è una dea di livello inferiore a noi.-
-E con questo?- disse Relena. -E' la mia migliore amica.-
Selene sogghignò.
-Certo.-
-Ora scusate..- Relena si girò ed andò via.
Le due si scambiarono uno sguardo complice.
-La nostra Relena è cambiata...non trovi, Corinne?- chiese Selene.
-Oh anche troppo forse.- concluse l'altra.

Intanto, ignari di ogni affare ed evento che poteva accedere nella dimensione in cui nessun essere mortale può accedervi, tre ragazzi passeggiavano allegri per i corridoi dell'accademia che frequentavano.
-E PIANTALA ROY!- sbottò arrabbiato uno di loro. -Ti ho detto che potevo cavarmela benissimo anche da solo!-
L'amico scoppiò a ridere iniziando a dargli delle pacche sulla spalla.
-Si si certo...pensala come ti pare Brandon!- rise. -A me sembravi leggermente in difficoltà...-
Brandon strinse i denti fino a quasi fargli male.
-Revan!- si girò verso l'altro. -Diglielo anche tu che potevo cavarmela anche da solo in quello scontro!-
(OT: Ora sappiamo da chi ha preso Elektra O__O /Fine OT)
-E dai Bradon...il maestro ci ha autorizzati ad intervenire se avessimo reputato necessario darti una mano...- si giustificò Revan. -Calmati, altrimenti incendi il pavimento!- concluse ridendo.
-Ok ok...- sbuffò Brandon. -Grazie di essere intervenuto Roy...-
Roy sorrise a trentadue denti.
-Ehi sei il mio migliore amico, mica di faccio finire in infermeria tanto facilmente!- disse alzandogli il pollice. -Giusto Revan? Se dobbiamo andare in infermeria, ci andremo tutti assieme!-
Bradon si trattenne e poi scoppiò a ridere insieme ai suoi amici.


Edited by loryrocker - 7/4/2007, 17:29

"Be', se permettete ci andrei anche da solo...ci sono certe infermiere..." disse Revan con sguardo sognante...

"Rev, torna qui giù, lo sappiamo..." rispose Brandon...
"Io mi chiedo come fa a superare sempre gli esami se pensa sempre alle ragazze..." commentò Roy...

"Talento amico mio, talento..." commentò Revan ridendo...
"Se talento...ed anche una buona dose di..."
"Fortuna." concluse Roy ridendo.

"Serve pure quella...io esco un po' ragazzi..." concluse Revan salutando i compagni.

"...A volte mi chiedo come fa..." si domandò Brandon...

-A proposito di ragazze...- mormorò Roy. -Brandon, perchè non andiamo in qualche locale carino a vedere se riusciamo a conquistarne qualcuna anche noi con le nostre doti di guerrieri?-
Brandon sbuffò.
-Scordatelo, amico.- rispose Bradon.
-Uffa però...- si lamentò Roy. -Ah già dimenticavo...tu sei il freddo guerriero dal cuore romantico che sogna la donna della propria vita con cui vivere il resto dei tuoi giorni...-
Brandon fece una smorfia.
-Naaa una donna del genere non può esistere...credo che rimarrò scapolo e dedicherò tutta la mia vita agli allenamenti...-
Roy gli diete un pugno in testa.
-AHI! ma sei scemo???- gridò Bradon massaggiandosi la testa.
-Come fai a dirlo se non la cerchi?- chiese Roy. -Però non ti nascondo...che anche io la penso come te...-

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-Isaya...ci sei?-
Relena entrò nel livello inferiore, afferrò il manico della sua katana verde, pronta a sfoderare la lama non appena intravide un'ombra avanzare verso di lei.
-Chi va là? Isa...sei tu?- mormorò.
Poi l'ombra divenne più chiara.
-Desdemona?-
La dea dei ricordi la sorpassò con aria furente.
-Desdemona, che è successo?- chiese Relena perplessa.
Desdemona si girò verso di lei livida di rabbia.
-Che è successo? Che è successo???- ripetè la dea. -Perchè non lo chiedi alla tua amichetta cosa è successo! Non ne posso più di Isaya!- ed andò via.
Relena accennò un sorriso ed avanzò.
-Ehi Isa...-
Isaya era seduta comodamente su una poltrona mentre sorseggiava un liquido ambrato dentro un calice.
-Relena!- la salutò.
-Siamo alle solite, eh?- rise Relena. -Cos'è successo stavolta con Desdemona?-
-Niente.- rispose lei con un sorriso maligno.
-Spero che tu non l'abbia insultata di nuovo...- disse Relena all'amica.

-Chi?? Io?? Non mi permetterei mai!!!- e scoppiò a ridere -Niente di che, Relly, solo le ho fregato di nuovo l'unico spasimante che aveva-
Isaya sorrise e sorseggio il brandy invecchiato che aveva rubato a Desdemona -proprio come questo- e alzò il bicchiere-
-Sei la solita, Isa- Relana sorrise divertita
-Gli immortali non cambiano facilmente- bevve un'altro sorso del brandy -Comunque, a che devo l'onore della tua visita, amica mia?? Qualche nuova missioncina per la tua umile servitrice??-

Relena scoppiò a ridere.
-Ma per chi mi hai presa?- le disse. -Non sono mica Corinne o Selene io!-
Si portò una mano sulla bocca continuando a ridere.
-Ma resti pur sempre una mia superiore, amica mia.- si giustificò Isaya.
-Appunto, siamo amiche.- disse Relena. -Fra noi non voglio che ci sia questo ordine gerarchico. E poi non vedo cosa ci differenzi molto...- ci fu una pausa di silenzio. -Se è per le ali, non c'è problema, posso anche tagliarle!- e rise di nuovo.
Isaya la guardò stupita.
-Ma Relena!-
L'amica continuò a ridere.
-Eh si...sei proprio diversa dagli altri angeli...- mormorò Isaya.
-Ah dimenticavo!- esclamò improvvisamente Relena. -Sono venuta per chiederti di accompagnarmi sulla terra...per favore per favore per favore!!!- disse, congiungendo le mani.
Isaya sorrise.
-Chissà se ci scappa qualche altra missioncina...-
Relena annuì.
-Certo!-

Revan era uscito dall'accademia...si trovava in città...

Rev: Scotty, qualche novità?
Sco: Revan! Da quanto tempo! Fammi controllare...ci sarebbero queste...

Il ragazzo le provò un po'...

Rev: Perfette, metti pure sul conto...
Sco: E quelle vecchie?
Rev: Diciamo che sono morte nell'adempimento del dovere...
Sco: Ho capito le hai perse...a che donna le hai regalate?
Rev: A quella della mia vita no?

Il ragazzo uscì dal negozio, dirigendosi al club...voleva distrarsi un po'...

-Un uomo??- Isaya scoppiò a ridere, mentre le due camminavano tranquille per le vie della città.
-Isa, ti prego, non ridere!!!- la supplicò l'amica -Anche tu facevi di qeuste sciocchezze per gli uomini!!-
-Si, è vero- Isaya si asciugò le lacrime causate da tanto ridere -E quindi vorresti ritrovarlo, eh??-
Relena annuì.
-Relly, ti sei rivolta alla persona giusta!! Chi megli di me conosce la mente degli uomini?? Ti ritroverò quel tizio in men che non si dica-
-Grazie Isa!! Sei la migliore!!-
Isaya scoppiò in una risata da regina malvagia (quella ahahahaha capito no??)
-Non c'è posto migliore per trovare un uomo che in un club!!! E qui in città c'è solo un club in cui vanno tutti!!!! Andiamo!!!-
Si mossero verso il club, ridendo e scherzando, mentre Isaya chiedeva in continuazione a Relena di descriverle l'uomo che aveva visto.
-Bhe, è carino, mooolto carino-
-COsì mi togli ogni difficoltà per riconoscerlo- disse Isaya con un'espressione seccata.
Relena scoppiò a ridere.
-Ehi, non ridere di me!!!!- disse Isaya arrabbiandosi, ma non fece in tempo a finire la frase, perchè andò a sbattere contro una persona e cadde a terra.
-Accidenti, ma fai più attenzione a dove cammini, tu!!!- urlò Isaya massaggiandosi il sedere.
Quando alzò lo sguardo però, tutta la sua rabbia sbollì.
Era andata a sbattere contro un giovane con i capelli bianchi e gli occhi viola.
-Scusami- disse il tipo allungando una mano per aiutarla ad alzarsi.
Che bel figo pensò Isaya tra se e se, dimenticandosi completamente del favore che doveva fare all'amica.

-Ti sei fatta male, Isa?- le chiese Relena preoccupata.
-Ora che ho visto quello sto già meglio...- mormorò maliziosamente l'amica guardando il tipo che l'aveva urtata.
Relena scosse la testa sorridendo.
-Sei senza speranze amica mia...- disse Relena stringendo la spada a sè e avviandosi verso il bancone.
-Ehi Relena aspetta!-
Ad un tratto, un uomo robusto e rozzo si sedette al bancone accanto a Relena, squadrandola da capo a piedi.
-Un gioiello simile non dovrebbe maneggiare armi, potrebbe farsi molto male...- le disse.
Isaya lo scrutò male.
-Ohi ohi...- si disse.
-Ehi, non ti ho mai vista prima bellezza, ti va di bere qualcosa assieme?- riprese l'uomo.
Relena non lo calcolò minimamente.
-Ehi, mi stai ascoltando?- le disse a voce alta.
-Fossi in te lascerei perdere, amico...- gli disse Isaya. -Ma penso che te ne accorgerai da te...-
-Cosa?!-
Relena si girò verso di lui chiudendo gli occhi, poi li sbarrò improvvisamente, e l'uomo si ritrovò scaraventato dall'altra parte del locale.
-Eheheh...e brava Relena...- rise Isaya guardando l'uomo senza sensi dall'altra parte della stanza.
-Ehi, la fanciulla cerca rogne!-
Altri uomini si alzarono dai tavoli e circondarono Relena, che come al solito non battè ciglio.
-Uffa...ma perchè finisce sempre così...- si lamentò lei.
Si alzò dal bancone e sguainò la spada, mentre la lama risplendeva.
Isaya con due balzi la raggiunse, mettendosi al suo fianco pronta alla lotta.
-Non ti dispiace se mi diverto un pò anch'io, vero?- le chiese ridendo l'amica.
Relena ricambiò il sorriso.
-Ma figurati!-

Rev: Io lascerei stare le signore...
-Togliti dai piedi stuzzicadenti!-
Rev: Io vi avevo avvisato...

Con tre pugni ben assestati e veloci stese tre uomini grossi il doppio di lui...

Rev: Chi ne vuole altri?

-Non credo che ci servirà aiuto, non scomodarti.- sorrise malignamente Isaya, brandendo il bastone. -Relly, vedi di non distruggere il locale, ok?-
Relena si girò verso di lei e sorrise.
-Potrei dire la stessa cosa a te...-
Sollevò la spada ad altezza della testa e si mise in posizione di combattimento.
-Uno...- iniziò Isaya. -Due...TRE!-
Relena tese la mano libera e tutto sembrò fermarsi di colpo. Come se avesse bloccato lo scorrere del tempo.
Con scatti veloci e combinati, Relena ed Isaya misero fuori gioco tutti, nella frazione di pochi secondi.
-Andiamocene...non credo che lo rivedrò adesso.- mormorò Relena.
Isaya annuì.
Corsero verso l'uscita, poi Relena si fermò sulla soglia del locale...l'angelo schioccò le dita e tutto tornò come prima. Ma fu troppo tardi per chiedere spiegazioni su cosa fosse successo, perchè già le due erano sparite.

Rev: che donne...soprattutto la "gattina"...
I superstiti del bar però lo stavano accerchiando...

Rev:...Compermesso signori...
G1: Dove credi di andare?
Rev: Fuori di qui

Rapidamente saltò via da un bestione che gli si era lanciato da dietro, saltando poi di testa in testa fino all'uscita.

Rev: Grazie per l'allenamento signori.
Ed uscì.

Isaya rideva a crepapelle.
-Era da tanto che non facevamo una bella rissa, eh Isa??- Relena sorrideva divertita all'amica.
-Che poveri scemi, 'sti tizi!!- disse la donna tenendosi la pancia con le braccia -Non lo capiscono mai che contro noi due non possono fare niente!!!- e continuò a ridere.
-Hai visto quell'umano che voleva aiutarci??- chiese l'angelo -Se non sbaglio è il tipo con cui ti sei scontrata prima di entrare nel club-
-Si, era lui- disse Isaya torando col pensiero al giovane -Che carino che voleva aiutarci- e ricominciò a ridere.

Anche Relena rise.
-Umani, che creture incredibili...- disse mentre Isaya annuiva.
Si sollevò il vento all'improvviso che le scombinò i capelli corvini...Corinne si materializzò, con le braccia conserte e un ghigno sadico, mentre puntava Relena con lo sguardo.
-Corinne!- esclamò Relena.
-Allora, te la spassi sulla terra, eh Relena?- disse con tono di superiorità. -E tu...- poi guardò Isaya. -Ci si inginocchia davanti ad un angelo superiore, non lo sai?-
-Perchè, tu sei un angelo superiore?- sogghignò Isaya.
-IN GINOCCHIO!- tuonò Corinne, che con la sola forza della psiche fece piegare Isaya sulle ginocchia, nonostante la dea opponesse resistenza.
-Corinne ti prego, lei non c'entra niente!- si intromise Relena.
Corinne rise guardando Isaya sforzarsi per rialzarsi invano.
-Sei fortunata, Isaya...ad essere sotto l'ala di uno dei tre angeli...- mormorò ancora Corinne. -Relena, dovresti tornare nell'empirio, questo posto da pezzenti ci sfigura...ed anche le compagnie- guardò nuovamente Isaya.
Poi schioccò le dita e liberò Isaya dalla morsa, che per la fatica barcollò a rialzarsi.
-Dannata stronza...- sussurrò.
-Tornerò con Isa se non ti spiace.- disse Relena, facendo diventare rossa di rabbia la faccia dell'altro angelo. -Hai ragione le compagnie ci sfigurano, è meglio tornare con un'amica vera.-
Corinne strinse i pugni tremando dall'ira mentre isaya si tratteneva dal ridere.
-Questa la paghi Relena...- mormorò Corinne che svanì.
La donna si girò allegramente verso l'amica.
-Allora, andiamo?- le chiese sorridendo.

-Sarà meglio di si- disse Isaya con un sorrisetto.
-Tutto a posto??- le chiese Relena. -Mi sembri molto seccata-
-La prossima volta che la incontro le mollo un cazzottone sul muso, a quella stronza- disse Isaya con aria infuriata -Tanto prima o poi io la faccio fuori a quella-

-E' un angelo superiore, Isa.- le disse Relena con tono serio.
Isaya scoppiò a ridere all'improvviso.
-Cosa c'è da ridere?- le chiese Relena.
-E allora?- rise l'amica. -Chi se ne importa se è un'angelo superiore, resta pur sempre una stronza.-
Relena sbuffò.
-Piantala Isa, non puoi metterti contro Corinne. Lo sai meglio di me.- le disse Relena preoccupata. -Lasciala perdere, ok?-
Isaya fece una smorfia.
-Uffa.- si lamentò. -Incredibile quanto tu sia diversa da quelle due.-
Relena abbassò lo sguardo.
-Tutto bene?- le chiese Isaya.
Lei sorrise.
-Certo!- disse. -Andiamo.-

-Brandon, Brandon!- Roy corse verso il ragazzo disteso sull'erba. -Hai visto Revan?-
Brandon si sollevò.
-No, perchè?-
-Diamine, volevo parlargli...va beh pazienza!- Roy fece spallucce. -Che faccia seria che hai.-
Brandon accennò un sorriso.
-Pensavo.- disse stendendosi nuovamente guardando il cielo.
-Oooooh...- Roy si mise accanto all'amico. -E a cosa?.......o a chi?-
Bradon sussultò.
-Niente, niente!-
-Andiamo ghiacciolo, non dirmi che qualcuno è riuscito a scioglierti!- rise Roy. -Dai, ammettilo! c'è una ragazza di mezzo, vero?-
Brandon si girò per non far notare il viso rosso.
-Ehm...ma che diavolo ti salta in mente?-
-Antipatico, ecco.- Roy gli mollò un pugno sulla spalla. -Ghiacciolo antipatico.-
Brandon rise, poi guardò nuovamente il cielo e per un attimo sembrò ti poterla rivedere in quell'azzurro, bella con quegli occhi che sembravano scavarti l'anima...quella ragazza...
-Chissà se ti rivedrò di nuovo...non so neanche il tuo nome...-